La Cambogia si arricchisce con le tasse dei casinò

Con un incremento di oltre il 30% rispetto al 2014, gli incassi per lo stato in Cambogia schizzano alle stelle nel 2015 a dimostrazione che il gioco d’azzardo può essere una fonte di denaro molto importante per l’economia di un paese, ma in questo l’aumento di circa un terzo degli introiti non è stato causato da un incremento delle giocate e dei giocatori, bensì da alcuni accorgimenti messi in atto dallo stesso paese asiatico.

In Cambogia più controlli e trasparenza

Tutto frutto da un’operazione messa in atto nel corso dell’anno da poco concluso che prevedeva maggiori controlli fiscali, una miglior trasparenza, efficienza ma sopratutto equità nei prelievi fiscali. Questo è bastato secondo il direttore generale del dipartimento dell’industria del ministero delle Finanze cambogiano, Ros Phearun a permettere questo boom nel gettito fiscale derivante dal gioco d’azzardo.

Viene anche sottolineato come questa strategia sia stata fondamentale anche per tutte le attività collegate direttamente ai casino, ma che non riguardano il gioco direttamente, ovvero tutti i servizi accessori che i clienti trovano quando frequentano una casa da gioco, come bar, ristoranti e locali notturni.

Di certo saranno molti gli stati a guardare con curiosità a questo sistema messo in atto in Cambogia: riuscire a portare un incremento di imposte così rilevante sarà in grado di far gola davvero a molti, sopratutto visto che a differenza di quanto accaduto a Macao, pare che i provvedimenti non abbiano in alcun modo intaccato i fatturati di gioco.

Ora resta da vedere comunque se si sia trattato di un caso sporadico o se effettivamente i risultati continueranno a vedersi anche sul lungo periodo, cosa in cui cui credono fermamente gli esponenti del governo cambogiano.