Sempre meno poker nei casino di Las Vegas

Dopo un boom colossale che ha interessato tutto il mondo, il poker nei casino di Las Vegas si sta pesantemente ridimensionando, con molte case da gioco che stanno addirittura scegliendo la strada più drastica, ovvero quella che vede la chiusura delle poker room, segno che come ogni cosa, in seguito ad un picco, si trova nel momento in cui deve poter rientrare su valori normali.

Il poker nei casino di Las Vegas: un culto

Se il numero di appassionati di Texas Hold’em e della altre varianti del poker si sta ridimensionando, è anche vero che ogni anno sono  tantissimi i turisti che viaggiano verso Las Vegas proprio perchè considerata il tempio del poker mondiale e qualora l’offerta dovesse scendere sotto certi livelli, ciò potrebbe ripercuotersi in maniera importante su tutta l’economia della città.

La recente chiusura della poker room del Circus Circus Casinò che non è più riuscita con gli incassi derivanti dal poker a coprire le spese di gestione è solo una delle tante notizie che arrivano da Las Vegas a riguardo e se le cose dovessero continuare in questa direzione ci si troverà in una Sin City in cui, per giocare a poker, ci si potrà rivolgere solo alle principali strutture situate lungo la Strip.

Le chiusure riguardano principalmente le poker room più piccole e lontane dalla “Movida” che sono in grado di attirare un pubblico che gioca partite economiche e che rendono difficile anche la sola copertura dei costi.

Lo scorso anno il poker live di Las Vegas ha ceduto oltre 6 punti percentuali di fatturato, ovvero il valore più basso registrato dal 2004 e secondo le stime degli analisti, questo 2016 potrebbe essere ancora peggiore. E’ il segno che i tempi cambiano e anche un gioco che è riuscito per decenni a crescere e a spostare sempre più masse, ha raggiunto il momento della discesa e magari qualche innovazione potrebbe invertire la rotta per renderlo nuovamente appetibile al pubblico.