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L’effetto Leicester, ha cambiato la mentalità degli scommettitori

A distanza di pochi mesi dal più grande capolavoro sportivo, che ha mandato all’aria i piani dei bookmakers con il trionfo in Premier League del Leicester, vediamo come si sta evolvendo la situazione del betting in Inghilterra verso la nuova stagione. Sembra cambiata la mentalità degli scommettitori britannici, che dopo il trionfo della squadra di Claudio Ranieri, si muovono verso scommesse diverse.

Un nuovo modo di scommettere

Secondo una ricerca del Sun, l’effetto Leicester sta spingendo il popolo dei giocatori a non puntare esclusivamente sui favoriti, ma a guardare con un occhio diverso gli out sider e anche gli “Under Dog”, ovvero gli sfavoriti. E così spunta che il neo promosso “Burnley” è la squadra più gettonata per quanto riguarda le non big del campionato. Il Leicester è invece settimo nella classifica degli scommettitori, dietro a Manchester City, Manchester UTD, Chelsea, Arsenal, Liverpool e Totthenam.

Leicester bis

 

Campioni ma non favoriti

Il Leicester ancora campione d’Inghilterra è quotato in media a 33 dalle agenzie di betting inglesi. In pratica c’è poca fiducia su un miracolo bis, considerando che la squadra di Ranieri è ammessa di diritto alla fase a gironi della Champions League. Certo se succedesse ancora una volta, sarebbe un altro smacco ai bookmakers inglesi. Ovviamente non come il 5.000:1 dello scorso anno.

Mai più quote così impossibili

L’hanno imparata bene la lezione le società di scommesse di sua Maestà che avevano pagato 5.000:1 la vittoria del titolo da parte delle Foxes. In pratica sarebbe stato più semplice trovare vivo Elvis, considerando che era pagato 2.000:1 in lavagna. E’ stato il classico punto di rottura e non vedremo più niente di simile da qui all’eternità. Se hanno cambiato mentalità loro, è quasi naturale che lo abbiano fatto anche gli scommettitori. Sarà pure stato un miracolo sportivo quello Leicester, ma ha avuto pesanti ripercussioni sul betting in generale.