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Come sarà il gioco in Italia nel 2016

Previsioni e pensieri sparsi sul gioco in Italia, nel 2016. Cosi si può riassumere, l’intervista di questa mattina sul fascicolo “Affari&Finanza” in allegato alla “Repubblica”, rilasciata dal sottosegretario al Ministero dell’Economia, Pier Paolo Baretta. Tanti i temi affrontati, dalla Pubblicità del gioco, passando per i nuovi casinò terrestri, fino ad arrivare alla riduzione delle slot e al rilancio dell’Ippica.

In Italia Pubblicità esagerata nel gioco

Il primo punto toccato nell’intervista, riguarda la pubblicità del gioco in Italia, che secondo il sottosegretario deve essere ridotta. A suo avviso infatti, nel nostro paese (al pari di quello che succede all’estero, ndr), non avendo dei limiti imposti, si è arrivati a una saturazione nei confronti dei giocatori. In pratica, questa sorta di “anarchia” sta prendendo troppo il sopravvento, con il rischio specie per il gioco online, di aiutare quei siti che nel nostro paese non posso operare. Insomma, serve una sanatoria, per rendere meno selvaggia la comunicazione. Non solo, ma sempre secondo Baretta, gli operatori stessi, non sembrano molto preoccupati da questa possibile manovra dello stato Italiano, che da una parte appunto, punta a proteggere chi opera in piena legalità nel nostro paese.

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Meno apparecchi e redistribuzione in base al numero di abitanti. 

Se la pubblicità sul gioco, merita delle limitazioni, lo stesso si può dire delle slot. Baretta afferma, che il piano del governo è quello di ridurre di almeno 100.000 unità, il numero di apparecchi in Italia. Una dispersione di slot eccessiva e dannosa. L’obiettivo è quello di creare dei punti di raccolta per il gioco, ben delineati in ogni città o area, in base anche al numero di abitanti. Infine, l’ultimo step sarà quello di allacciare tutti gli apparecchi elettronici, ai Monopoli di stato.

Nuovi Casinò in Italia, ma non nell’immediato.

Chi si aspetta nuove aperture di casinò terresti in Italia, almeno nell’immediato, resterà deluso. Infatti secondo il sottosegretario non ci sono progetti all’orizzonte e sopratutto non sembrano esserci le condizioni per affiancare nuove case da gioco, a quelle già esistenti.

Meno slot più Ippica nel 2016. Molto più che un semplice slogan. 

Baretta afferma, che il vero obiettivo dello stato Italiano è quello di rilanciare il settore dell’ippica, che nel nostro paese è allo sbando totale. Certo riportarlo ai fasti degli anni d’oro, è forse impossibile, ma seguendo il modello francese, secondo il sottosegretario, può essere un passo in avanti. In Italia sono almeno 50.000 le famiglie che operano nel settore dell’Ippica e dunque è una prerogativa dello stato, aiutare questo settore. Rilancio delle scommesse, rilancio degli ippodromi e ritornare a creare quell’aspetto ludico-spettacolare, che da sempre ha contraddistinto “il mondo dei cavalli”.