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Andrew Caspersen, il lupo di Wall Street con la dipendenza dal gioco. 10 anni di carcere

Ha frequentato le più esclusive scuole private degli Stati Uniti e la sua vita sembrava quella di un predestinato, erede di un potente impero finanziario. Ma non è andata proprio così. Il suo nome è Andrew Caspersen, figlio di uno dei più famosi speculatori di New York e il suo caso è finito sulla scrivania del procuratore capo del Dipartimento di Giustizia (Doj) del distretto Sud di New York, Preet Bharara che ha giurisdizione proprio su Wall Street.
Dipendente dal gioco d’azzardo
Andrew Caspersen aveva sfruttato il buon nome di famiglia ed aveva convinto parecchi investitori amici (anche parenti stretti) ad investire nel suo fondo. Secondo però i procuratori federali, il 39enne businessman viveva nella menzogna: il private equity found in realtà stava applicando proprio un semplicissimo schema Ponzi: il denaro raccolto dagli investitori finiva nei suoi conti di intermediazione personale.
Secondo quanto affermato dal suo legale, Caspersen ha dei grossi problemi di dipendenza con scommesse sportive e casinò. La sua predisposizione alla scommessa l’ha indotto anche a rischiare ingenti capitali nei mercati azionari. Insomma un collasso dietro l’altro a livello economico. L’indagato ha ammesso le sue colpe ed ha sottoscritto un accordo con il Dipartimento di Giustizia: dovrà scontare 10 anni in carcere.
Tra operazioni di borsa e il gambling
Non è il primo caso. Il gambling sta recitando un ruolo centrale in alcuni grossi scandali che hanno colpito Wall Street. All’inizio di quest’anno, Michael Oppenheim, un ex broker di JPMorgan, è stato condannato a cinque anni di carcere per appropriazione indebita: ha sottratto $ 19 milioni ai suoi clienti. Il suo avvocato ha sostenuto che il crimine di Oppenheim è stato alimentato da una dipendenza dal gioco. Il suo assistito scommetteva su tutto. Ha puntato un milione di dollari con un collega su un incremento delle azioni Apple.
E’ finito nei guai anche il più famoso scommettitore sportivo d’America: William Billy Walters avrebbe fatto una grossa speculazioni sui mercati azionari, sfruttando alcune informazioni riservate. Si tratta di un reato molto grave. In questo caso però, il gambler per eccellenza, è voluto andare sul sicuro violando la legge. Paradossi di Wall Street, ma d’altronde tutta la vita sembra una scommessa.