Ci sono 2 modi per giocare: il modo corretto e il modo sbagliato. Conoscere le regole è l’unica cosa che conta per vincere


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Vincite nei casinò del UE: non ci sarà più doppia tassazione

Finalmente l’Italia si mette al passo con i tempi e soprattutto programma alla lettera, i voleri della corte costituzionale europea. L’incubo per poker players e gamblers italiani è finito. Qualunque vincita ottenuta nei casinò esteri, purché ottenuti all’interno dell’Unione Europea, non saranno più soggetti anche alla tassazione italiana. Una vittoria per tutti quanti.

Gli anni della caccia alle streghe 

Per anni l’erario italiano, contravvenendo al principio del trattato unico europeo che vieta la doppia tassazione, ha preteso il 39% delle vincite ottenute all’estero dai nostri giocatori. Vincite ovviamente centrare nei confini del UE. Basta chiedere informazioni ai giocatori di poker, che per anni hanno dovuto battagliare nelle aule del tribunale, per evitare di pagare le tasse. Una scelta illogica e che non ha mai trovato il parere favorevole dei tribunali italiani

Nel 2014 la svolta 

Il 2014 è l’anno della svolta, con l’ordine impartito dalla Corte Costituzionale Europea, che intima all’Italia di abolire la doppia tassazione, onde incappare in pesanti sanzioni da parte della comunità europea. Un richiamo troppo importante per non essere preso in considerazione dal governo. E così oggi con 253 voti a favore e 103 contrari lal legge ha superato l’OK del senato, dopo aver ottenuto anche il si della camera.

Operazione Allin al tramonto

Si chiude così una parentesi davvero nera del gioco italiano, con tanti giocatori inseguiti dalla cartelle esattoriali dell’Operazione Allin, che ha portato davvero all’estremo la situazione. Ritorneranno dunque i giocatori italiani a ripopolare i casinò esteri, senza la mannaia del fisco? Crediamo proprio di si.

Rischio UK

L’unica problematica è legata ai casinò britannici. Dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, c’è da monitorare quelli che saranno gli accordi bilaterali fra UK e Italia. Certo ci sono ancora due anni di tempo, ma è chiaro che gli esperti del settore dovranno muoversi velocemente per chiarire la situazione. Intanto aver abolito la caccia alle streghe non è certo poco.