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Le tasse per i November Nine. Quando il main event WSOP è una vittoria per il fisco

Essere November Nine è un sogno per tantissimi e un privilegio per pochi. Se però andiamo a vedere, quanto incassano realmente i finalisti, ci si rende conto che quelle cifre astronomiche non sono poi così immense. Si perchè abbiamo sempre accanto a noi un socio invisibile, ma puntale come il fisco. E dunque a conti fatti, i soldi che arrivano nelle tasche dei giocatori, sono davvero meno di quelli incassati al momento dell’eliminazione.

Vayo che botta, Nguyen che “dolor”

Come ogni anno ci pensa il sito Taxabletalk.com a riportare i dati reali, anche se alcuni dubbi permangono. Il più bastonato di tutti è il runner up Gordon Vayo. Secondo posto e 4.661.228 dollari vinti. Ebbene il 13% finiranno nelle casse dell’erario californiano essendo Vayo un lavoratore autonomo. Ma in tutto fra California e fisco centrale degli USA arriverà a pagare il 51%. Insomma la metà di quello che ha vinto, si cancellerà di colpo per lui.

Il neo campione del mondo Qui Nguyen invece, essendo residente da anni nello stato del Nevada e dunque a Las Vegas, non pagherà niente al singolo stato federale, ma verserà circa il 41.51% della vincita alle casse nazionali a stelle e strisce. In soldoni, equivalgono a $3.323.157 su 8.005.310 vinti. Cliff Josephy terzo classificato, essendo residente nello stato di New York, verserà all’erario la bellezza del 48.50%. Anche per lui la metà del premio evapora in tasse.

Benger la beffa canadese, Maiorca salva Pons? 

Un altro che mastica amaro è senza dubbio il canadese Griffin Benger. Infatti oltre al 30% da versare agli Stati Uniti, come prevede l’accordo bilaterale fra USA e Canada in materia di gaming, potrebbe anche pagare un salasso all’erario della sua nazione. Ma su questo vertono diversi dubbi. Quel che è certo, torna in Canada con 875.133 dollari, invece dei 1.250.190 bigliettoni vinti.

La favola di Fernando Pons, il qualificato online con 30 euro, oltre che a finire al nono posto rischia anche di diventare una beffa per lo spagnolo. Infatti sembra destinato a pagare il 45% di tasse come prevede la legge iberica. In pratica 450.000 dollari, considerando che ha incassato un milione di verdoni. Essendo però residente a Maiorca e avendo l’isola una tassazione meno forte rispetto alla terra ferma, forse per Pons ci sarà un conto meno salato.

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Per Michael Ruane, è prevista una tassazione del 45% essendo residente in New Jersey. Alla fine dei giochi, solo in tre ridono. Si tratta di Jerry Wong che abitando in Florida gode di una tassazione al 38%. Il player ceco Vojtech Ruzicka, grazie agli accordi bilaterali fra USA e Repubblica Ceca pagherà solo il 15% e potrà ancora contare su un malloppo di 1.644.995 dollari.

C’e chi ride

Se la gode e non poco Kenny Hallaert, il quale alla pari di Pierre Neuville un anno fa, non dovrà versare nemmeno un cent all’erario belga. Infatti vige una legge, che riconosce i giocatori professionisti da i giocatori amatoriali. I primi sono tenuti a pagare le tasse, i secondi no. Ma sicuramente è una situazione molto bordeline quella del TD Belga, che non lo farà adesso di professione il giocatore, ma in passato era un apprezzato grinder online su Pokerstars.com.

Questo il payout al netto delle tasse secondo Taxabletalk.com

1. Qui Nguyen ($8,005,310) $4,682,153
2. Gordon Vayo ($4,661,228) $2,262,428
3. Cliff Josephy ($3,453,035) $1,778,467
5. Vojtech Ruzicka ($1,935,288) $1,644,995
6. Kenny Hallaert* ($1,464,258) $1,464,258
4. Michael Ruane ($2,576,003) $1,397,478
7. Griffin Benger ($1,250,190) $875,133
8. Jerry Wong ($1,100,076) $680,300
9. Fernando Pons* ($1,000,000) $550,41