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Da Milano a Foggia è guerra al gioco

Slot Machine

Due comuni e due provvedimenti molto significativi nei confronti del gioco. Milano e Troia in provincia di Foggia, hanno apertamente dichiarato guerra al gioco. A Milano si va verso l’abolizione della pubblicità del gioco sui mezzi pubblici, mentre nella cittadina pugliese, le “Slot Machine” avranno degli orari ben precisi. Tutto questo come metodo, per combattere la ludopatia.

Milano rivoluziona la pubblicità sui mezzi pubblici. 

A Milano ormai è fatta per la riduzione della pubblicità sui mezzi pubblici. Lo hanno annunciato gli assessori regionali Alessandro Sorte e Viviana Beccalossi. In pratica è un provvedimento che partirà da Milano, per poi allargarsi a tutta la regione Lombardia. Tutto questo dopo un accordo con le principali aziende e associazioni che gestiscono i trasporti pubblici. E’ una vera e propria guerra al gioco d’azzardo, considerando che oltre 670 mila pendolari, ogni giorno usufruiscono dei mezzi pubblici in tutta la regione.

Slot Machine

Campagna No Slot per Lombardia. 

Nell’ultimo anno nella regione lombarda, la campagna “No Slot” ha portato allo spegnimento di oltre 8 mila macchinette, in circa 1.700 esercizi commerciali. Una lotta vera e propria al gioco patologico, che vedrà la regione impegnata a tappezzare tutti i mezzi pubblici con la scritta “No Slot”. La battaglia insomma prosegue.

Orari per giocare in provincia di Foggia. 

Leonardo Cavalieri, sindaco di Troia in puglia non ha avuto dubbi, nella lotta alle slot machine. Si potrà giocare solo sei ore al giorno e in orari ben definiti. Macchinette tassativamente spente a partire dalle ore 20.00. Il primo cittadino pugliese, ha detto basta al gioco disponibile 24 ore al giorno e così ha limitato l’accesso alle slot, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.

Studiati orari precisi per combattere la ludopatia. 

Secondo il sindaco infatti, limitando l’orario di accesso al gioco, si preserva il benessere della comunità. In oltre, con una preoccupante crescita di giovani che si approcciano al gioco assieme ai lavoratori, fin dal primo mattino, si evita di far giocare le persone, prima che queste raggiungano il posto di lavoro, o peggio ancora le scuole.

Cavalieri lancia appello ai comuni limitrofi

La speranza di sindaco è quella ovviamente di dare una netta sterzata alla ludopatia e alla dipendenza dal gioco. Ma allo stesso tempo, spera che il messaggio lanciato, venga recepito dai comuni limitrofi, dove il problema non è certo inferiore. Sarebbe a suo modo di vedere, un bel segnale da parte del meridione, nella lotta al gioco d’azzardo.