Ci sono 2 modi per giocare: il modo corretto e il modo sbagliato. Conoscere le regole è l’unica cosa che conta per vincere


Giochi100.it ti insegna le regole del gioco

Baazov si ritira dalla corsa per Pokerstars: sarà vero oppure è l’ennesimo bluff

L’ennesimo colpo di scena nella vicenda relativa al caso Amaya-Baazov va in scena nella tarda mattinata di oggi, quando il fondatore ed ex CEO della società canadese che ha inglobato PokerStars ha rinunciato ufficialmente alla scalata per diventare azionista di maggioranza.

Ecco cosa recita il comunicato di David Baazov: “Durante le discussioni con il Board of directors di Amaya è apparso evidente che il prezzo richiesto, per i pacchetti, da parte di alcuni azionisti eccedeva il prezzo che io e i miei investitori eravamo disposti a investire per completare la transazione. Dopo essermi consultato con i miei advisor, ho deciso che la migliore strada per me e Amaya sarebbe stata la rinuncia, da parte mia, ai propositi di acquisto della società”.

Nel novembre scorso Baazov aveva alzato il prezzo dell’offerta a 24 dollari canadesi per azione, rispetto ai 21 dell’offerta iniziale. L’intenzione era quella del delisting, come già avevamo riportato qui. Allo stesso modo, si parlava nei giorni scorsi degli scenari e dei rumors che volevano Baazov come “uomo di fiducia” di Isai Scheinberg, fondatore di PokerStars, per rientrare in qualche modo in possesso del suo “giocattolo”.

PokerStars

A questo punto è lecito chiedersi fino a che punto sono vere le parole di Baazov nel suddetto comunicato. E’ una semplice mossa, per destabilizzare l’ambiente e al tempo stesso trovare accordi più vantaggiosi con Amaya? Oppure è davvero l’atto finale di una storia che inizia a farsi pesante e poco credibile per tutti?C’è solo da attendere e vedremo nei prossimi giorni. Quel che è certo, sono piovute tante notizie poco veritiere negli ultimi mesi, che davvero si fatica distinguere il vero dal falso.

Altre puntate seguiranno, oppure le loro strade si separeranno definitivamente? Ai posteri l’ardua sentenza.